
Nelle zone di Santé de Adi nella Provincia di Ituri, nell’Est della Repubblica Democratica del Congo (RDC), sono stati registrati importanti progressi nel settore sanitario.
Grazie al finanziamento della Provincia Autonoma di Trento, l’Associazione Centro Aiuti Volontari-ACAV ha fornito materiale e attrezzature mediche essenziali, tra cui camici chirurgici, mascherine, kit per medicazioni, apparecchi per la misurazione della pressione sanguigna, termometri a infrarossi, cloruro di sodio, guanti e altro.

Questa iniziativa fa parte del progetto di risposta d’emergenza di ACAV per combattere il vaiolo delle scimmie (Mpox) nell’Est della Repubblica Democratica del Congo. L’Mpox è una malattia infettiva che può causare un’eruzione cutanea dolorosa, linfonodi ingrossati, febbre, mal di testa, dolori muscolari, mal di schiena e stanchezza.
Durante la cerimonia di consegna dei materiali medici, erano presenti lo Chef della Chefferie de Kakwa, funzionari sanitari, membri della società civile, funzionari dello sviluppo e dal Senior Program Officer di ACAV. Le epidemie influenzano profondamente sulla salute pubblica, e gli interventi di ACAV sono fondamentali per limitare l’impatto e la diffusione del virus nella comunità.
“Una buona salute per tutti è un diritto umano ed è molto importante; quando le persone sono malate, hanno bisogno di servizi, specialmente in caso di epidemie come il vaiolo delle scimmie”, ha dichiarato Isaac Amule, Senior Program Officer di ACAV. La situazione è particolarmente difficile in regioni come l’Est della RDC, dove la povertà, lo spostamento forzato delle popolazioni dovute dal conflitto aggravano le vulnerabilità sanitarie.
Da dicembre 2024 è stata organizzata una serie di meetings con gli stakeholder per sensibilizzare le comunità locali con la partecipazione di 250 persone. I funzionari sanitari hanno appreso come migliorare la sorveglianza, la prevenzione, la diagnosi e il trattamento.
Inoltre, per migliorare l’accesso all’acqua potabile e all’igiene della comunità locale, ACAV ha perforato 4 pozzi e sta lavorando alla protezione di 5 sorgenti.
Queste iniziative contribuiscono a ridurre le malattie trasmesse dall’acqua. Gli sforzi hanno l’obiettivo di responsabilizzare le comunità locali, fornendo loro le risorse e le conoscenze necessarie per gestire e prevenire in modo efficace ulteriori epidemie e crisi sanitarie.

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